OFFICINA MILANESE Petrus Pignatelli Frangi Papetti Velasco
dal 19 marzo 1998 al 31 marzo 1998
Libreria Bocca - Galleria Vittorio Emanuele II 12, 20121 Milano
Officina milanese: A metà degli anni Ottanta a Milano esordisce un gruppo di artisti che costituì l’esperienza dell’Officina milanese tra essi Giovanni Frangi, Marco Petrus, Luca Pignatelli e Velasco, figlio dell’artista Giancarlo Vitali. Questo gruppo rappresenta un momento significativo per la rinascita della pittura a Milano e probabilmente anche in Italia.
Marco Petrus è nato a Rimini, Marco Petrus, nel 1960. Ma questo incide poco sulla sua biografia visto che, a pochi mesi, è venuto a vivere a Milano. E qui è rimasto. Facendo della città il suo soggetto e la sua musa.
Velasco figlio del pittore Giancarlo Vitali, è nato a Bellano sul Lago di Como nel 1960. Inizia la sua attività da autodidatta alla fine degli anni Settanta, lavorando con la grafica, il disegno e la pittura. Nel 1983 vince il Premio San Fedele Incisioni Giovani e l'anno dopo Giovanni Testori lo invita alla Rotonda della Besana di Milano per la mostra Artisti e Scrittori. Nel 1986 la Compagnia del Disegno di Milano gli dedica la sua prima personale di pittura curata da Vittorio Sgarbi.
Alessandro Papetti è nato a Milano nel 1958 e si è dedicato alla pittura dopo aver concluso gli studi classici. Gli anni dal 1980 al 1986 sono stati quelli della ricerca e delle prime mostre personali a cui segue la partecipazione, a partire dal 1988, a rassegne in spazi pubblici in Italia.
Giovanni Frangi è nato il 12 maggio 1959 a Milano, dove vive e lavora. Dal 1978 al 1982 studia all'Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 1983 esordisce in una mostra collettiva di giovani pittori e scultori alla Rotonda di via Besana a Milano, cui segue nello stesso anno la prima personale alla Galleria La Bussola di Torino. Presente in numerose esposizioni in Italia e all'estero, il suo lavoro è stato seguito da numerosi critici come Achille Bonito Oliva e Giovanni Testori.
Luca Pignatelli nasce a Milano nel 1962, città nella quale ancora oggi vive e lavora. Dal padre, pittore e scultore già molto apprezzato, eredita la passione per questo particolare mestiere. Conduce i suoi studi di architettura presso il Politecnico di Milano, materia che determina in maniera fondamentale il suo personalissimo approccio con la pittura. Attraverso le prima mostre milanesi, presenta al pubblico la sua visione di un mondo poeticamente minacciato.