ENOS MALAGUTTI 1913-1994

ENOS MALAGUTTI 1913-1994

dal 02 febbraio 2005 al 16 febbraio 2005

Libreria Bocca - Galleria Vittorio Emanuele II 12, 20121 Milano

Enos Malagutti aveva già raggiunto come pittore soddisfacenti risultati. Ma la passione per l'arte antica ha prevalso in lui, cosí egli, dimenticando se stesso, é diventato il medico sapiente e lo scopritore sagace che sa riparare con la propria arte di pittore e la cultura di studioso all'incuria e al danno del tempo. Sin dal 1940, Enos Malagutti, ha restaurato molti quadri, quasi tutti di grande importanza, e parecchi dei grandi maestri come Masaccio, Masolino, Perugino, Tiziano, il Veronese, Guardi, Longhi e altri grandi dell'arte. È diventato cosí l'amico dei collezionisti per la sua abilità nel riconoscere d'acchito l'autore di un'opera.
Malagutti ha infatti il dono di dare con facilità le varie attribuzioni e fissare con " paternità " delle singole opere, rendendo spesso un grande servigio a coloro che ricorrono a lui.

Malagutti Enos. Palidano (Mantova), 1913 - Milano, 1994. Pittore, grafico, incisore. Ancora giovanissimo intraprende gli studi presso la scuola Arti e Mestieri di Suzzara. Grazie a borse di studio ha modo di studiare le grandi opere del passato a Venezia, Firenze e Verona, dove si diploma all’Accademia Cignaroli, in un ambiente artistico nel quale è forte l’influenza di Casorati e quella di Gino Rossi. Nel 1931 partecipa per la prima volta alla Mostra Sindacale nel Ridotto del Teatro Sociale di Mantova, cosa che succederà anche negli anni seguenti. Dal 1939 è a Milano presso lo studio del restauratore Mauro Pelliccioli, dove ha occasione di analizzare i grandi capolavori del passato, di cui diventerà in seguito un grande esperto; innumerevoli saranno poi le consulenze richiestegli dai più grandi storici e critici d’arte italiani, da Longhi a Zeri. Nel 1947 apre uno studio di restauro a Milano, in via Bagutta, che sarà frequentato anche da Birolli. Nel 1949 vince il primo premio alla Mostra di Pittura all’Arengario di Milano. Una prima personale si allestisce nel 1975 a Bergamo, e una seconda a Milano nel 1976. Negli anni Ottanta partecipa a numerose rassegne europee. La sua pittura si evolve dal tonalismo dei primi ritratti all’espressionismo teatralizzato delle opere successive, arrivando a una pittura densa e gravida di colore, cromaticamente sempre più forte e pura. I suoi soggetti prediletti sono contadini e fanciulle, paesaggi veneziani e notturni, ma anche autoritratti, sempre percorsi da tinte pure. Dagli anni Settanta utilizza la tecnica del collage – come nel ciclo, fondamentale, Io e la città – con il quale giunge a un’astrazione teatrale, in cui grande rilevanza riveste il dato cromatico. Bibl.: Enos Malagutti, a c. di F. Passoni, Milano, Levi Arte Moderna, 1976; Enos Malagutti, a c. di F. Caroli e A. Lui, Suzzara, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, 1989; Enos Malagutti, a c. di R. Margonari e F. Passoni, Mantova, Gazoldo degli Ippoliti-Centro di Cultura Einaudi, 1995.

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